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19 marzo 2009
Storia di emarginazione e sfruttamento e di leggi ciniche e crudeli
(Bari) Aveva 24 anni Joy J., giovane prostituta nigeriana morta al Policlinico di Bari lo scorso fine settimana. Era clandestina da alcuni mesi, per vivere faceva la prostituta e per paura non è andata in ospedale: è morta per tubercolosi polmonare avanzata, e dunque altamente contagiosa.
Una tragedia annunciata, “l'epilogo di una drammatica storia di vita. Storia di emarginazione e sfruttamento e di leggi ciniche e crudeli”, dichiara Pia Covre, del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus.
“Se un cliente non avesse sfidato la paura di essere coinvolto e magari sanzionato per essersi fermato con una prostituta quella donna sarebbe morta in strada. Questo dramma – prosegue Covre -  mette in risalto cosa può accadere oggi in Italia per una persona prostituta clandestina e perseguitata dalle ordinanze antiprostituzione e dal decreto sicurezza.
Anni di lavoro sul campo e di dibattito politico sulla salute e la prevenzione ci hanno insegnato che non si deve escludere dalle cure nessuna persona, la salute pubblica viene messa in pericolo dalle politiche che ostacolano l’accesso ai servizi sanitari. Questo non è solo il nostro punto di vista ma è anche quello dettato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Inoltre ci chiediamo: ma se era al Cara (struttura di accoglienza per richiedenti asilo) non era mai stata visitata? dunque al Cara manca la tutela di un  diritto fondamentale, quale quello della salute: e il Cara è (formalmente) la struttura di accoglienza di persone richiedenti asilo, dunque potenzialmente persone in situazioni di salute critiche e difficili  proprio a causa della loro condizione di fuga e di essere profughi.
Noi confidiamo nei medici i quali stanno dimostrando di resistere contro l’indegno decreto ministeriale che vorrebbe privare delle cure gli irregolari. Facciamo appello alle tante colleghe straniere che si trovano irregolarmente in Italia di non aver paura a rivolgersi a questi medici, esiste un sito web fatto da noi e dedicato alla prevenzione dove si possono trovare gli indirizzi dei centri di cura e assistenza ai quali rivolgersi senza paura www.services4sexworkers.eu  con rispetto dell’anonimato e in modo confidenziale. Chiediamo ai clienti di divulgare questa informazione fra le lucciole che frequentano.
 Chi governa questo Paese si scandalizza della prostituzione e in nome della “pubblica morale e decenza” pretende di fare pulizia nelle strade. Noi siamo convinte che la vera immoralità e indecenza siano queste leggi inumane, vergognose e pericolose per la salute di tutte/i.”