Services4SexWorkers
News
21 ottobre 2009
In Africa il congresso mondiale ginecologi per prevenire l'aborto
Roma - In Africa sono adolescenti un quarto delle donne che subiscono un aborto clandestino. L'85% delle morti per questa causa avvengono nella zona sub-sahariana e nel centro-sud dell'Asia. Esiste una evidente correlazione fra poverta', maternita', interruzione volontaria di gravidanza e decessi. Per questo "bisogna invertire la tendenza, rimuovere le cause, investire in educazione e in contraccezione responsabile perche' la maternita' possa diventare una scelta consapevole". È questo l'appello lanciato nella giornata di apertura del Congresso mondiale di ginecologia e ostetricia (Figo), in corso da ieri a Citta' del Capo in Africa.
Fino al 9 ottobre oltre 13.000 esperti si confrontano su temi come la prevenzione di gravidanze non desiderate. "Le societa' scientifiche internazionali sono concordi nell'indicare due strumenti fondamentali- afferma il professor Gianbenedetto Melis, direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell'Universita' di Cagliari e vicepresidente della Societa' italiana di contraccezione (Sic)- Da un lato investire in campagne educazionali nelle scuole e sui media, in collaborazione con le Istituzioni. Dall'altro migliorare l'offerta contraccettiva per abbattere le resistenze che alimentano la diffidenza nei confronti di quella ormonale, la piu' sicura in assoluto".
Ma, come ha sottolineato la presidente della Figo, la canadese Dorothy Shaw, "vanno affrontate con determinazione le troppe discriminazioni fra i paesi ricchi e i poveri, soprattutto sul materno-infantile che passano attraverso una contraccezione responsabile ma anche una forte lotta alle violenze nei confronti della donna, alle mutilazioni genitali femminili, alla garanzia di accesso a farmaci e terapie soprattutto per l'Aids e le altre malattie sessualmente trasmesse".
I problemi "sono enormi, di ordine economico e culturale- afferma Giorgio Vittori, presidente della Societa' italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo)- mentre sui primi, purtroppo, non possiamo che appellarci ad organismi sovranazionali, per i secondi dobbiamo svolgere un'azione piu' pressante, proponendo modelli che hanno gia' dimostrato la loro efficacia. Come il doppio olandese, pillola piu' preservativo, adottato con successo negli anni '90 nei Paesi Bassi, che ha permesso di ridurre sensibilmente il numero di aborti e di infezioni sessuali".
(DIRE)
© Copyright Redattore Sociale 5-10-2009